Una piccola azienda agricola, nata a Imperia, nella quiete di Capo Berta con la vista e la brezza del mare, cullata dal sole della Riviera dei Fiori. Un tranquillo angolo di paradiso immerso nella natura, nella passione di chi per anni, di generazione in generazione, si tramanda un antico patrimonio. L’azienda agricola “L’Olio di Cannelle” nasce nel 2010, quando Cannelle decide per la prima volta di dedicarsi a un nuovo mondo ecologico, l’agricoltura e la cura del suo terreno, con i suoi rigogliosi ulivi secolari ricchi di frutti che in seguito regaleranno l’inizio di un nuovo percorso. Le olive vengono frante ad Aurigo, nell’entroterra di Imperia, a 400 metri s.l.m., un luogo dove la produzione dell’olio si esegue nel pieno rispetto dei procedimenti antichi che ad oggi non è poi così facile trovare, con macine in pietra di granito che frangono a freddo le olive e che, in un secondo tempo e dopo tanto lavoro, daranno un prodotto puro e assolutamente naturale. Raccogliere le olive, frangerle e vedere lʼolio scorrere dalle bocche dei macchinari antichi del frantoio di Aurigo, darà a Cannelle la forza di continuare su questa strada con amore e passione.
“LʼOlio di Cannelle” vuole offrire non solo olio da tavola ma anche la possibilità della cura e del benessere della pelle, con la linea cosmetica per il Corpo e per i Capelli. Pian piano negli anni, questa piccola realtà studia attentamente, cercando di proporre al meglio la vera e reale filosofia che ha fatto nascere questo piccolo sogno: realizzare solo prodotti nel pieno rispetto nella natura e del benessere genuino. Piccole idee innovative per migliorare e stimolare la curiosità di chi ama cose nuove, per stupire e stupirsi. Teniamo fortemente a precisare che le tecniche da noi adoperate per la coltura, raccolto e spremitura sono eseguite nel pieno rispetto ecologico, senza lʼutilizzo di additivi chimici e senza lʼimpiego di mezzi che distruggono o indeboliscono la natura. Per questo il nostro olio è ricco di principi attivi ed è a produzione limitata, proprio perché non miriamo ad industrializzare ed esasperare quel piccolo angolo di paradiso dal quale traiamo le nostre risorse, il nostro olio.
